Buonasera cari e care,
Scusandoci per il ritardo dovuto alla lunghezza del viaggio e alle incombenze del ritorno completiamo il blog di Volim Tuzla
Prima di procedere con le attività di mercoledì è però opportuno, per impressione comune, raccontare brevemente gli straordinari avvenimenti della serata di martedì
Un gatto randagio, cui è stato posto l’evocativo e celebrativo nome di Minghetta in onore alla fucina d’intelletti tanto benefici per Tuzla, ha deciso di adottare il buon Ado e ci ha seguiti nel consueto passeggio serale; mentre il tempo passava però le prospettive di vita in un appartamento bosniaco con un padrone solerte e premuroso svanivano per la povera Minghetta, che ce la faceva addosso dalla paura.
Così dopo aver fatto pipì su Maria Giulia e defecato sullo zaino di Alice il tremante felino colse l’occasione per fuggire il più lontano possibile. Minghetta sicuramente non se ne è avuta a male e continua a mandarci sue notizie, le ultime immagini conosciute la ritraggono in compagnia di estremisti serbi, nei pressi di Aleppo dove avvolta da un turbante nero impugna una scacciacani e mentre, tra lo scandalo internazionale, porge la zampa al cane del preside del Fermi in un incontro ufficiale
Sarebbe bastato questo a colorirci la serata ma non eravamo stati informati che la municipalità di Tuzla ha da qualche tempo ha evidentemente appaltato il controllo del traffico e la riscossione delle multe allo sceriffo di Nottingham e il povero Alessandro è stato fermato per la quarta volta da poliziotti che lo hanno trattenuto cercando pretestuosamente di multarlo e sospettando forse che fosse il famoso Dottor Quaglia Hood che ruba ai Ricchi per dare ai poveri.
Sopravvissuti agli imprevisti della sera ci diamo alle attività dell’ultimo giorno: all’accoglienza i bambini mangiano i biscotti da loro preparati il giorno prima e il resto delle attività consiste in giochi con i gavettoni, certamente riusciti e graditi ma che si sono inevitabilmente risolti in una scomposta lotta alla si asciughi chi può.
Ad ogni bambino è stata lasciata una foto ricordo incollata su cartoncino con dentro scritti i nomi dei loro amici e i nostri, così con saluti che ci hanno lasciati tutti commossi si sono conclusi i nostri giorni di attività. Così mentre tutti correvano fuori a salutarsi Luca rimaneva lasciato dentro, nella stanza appena abbandonata con gli oggetti ancora tutti lì e l’aria colma di assenza tenendo davanti due foto dei bambini mentre qualcuno fuori faceva partire la colonna sonora di Scrubs, non si è suicidato solo perché gli shanghai di plastica non erano abbastanza appuntiti.
Nell’incontro finale con Irfanka sono emerse le nostre diverse posizioni riguardo alla festa a Tuzla come raccontato sopra: le abbiamo detto che a volte i bambini ci parevano persi e non si sentivano forse partecipi dell’attività realizzata per loro; ci ha risposto che la vede diversamente e che spesso anche per i bambini può essere utile avvertire per qu
alche momento in un contesto protetto l’assenza di un adulto.
Nello svolgersi di tutto questo Sir Renzo il baldo, filosofo errante, cacciato dall’ennesima pensione bosniaca dopo una notte all’addiaccio passata a sperare di poter coronare la sua cerca della mistica Boza, liquore misterioso la cui storia è narrata in un libro del profeta Pamuk, si aggirava per la vie di Tuzla chiedendo dove potesse trovarsi l’arcana bevanda; fu così che Sir Renzo dovette trovare quattro pietre filosofali e un pezzo della spada di San Giorgio nonché scontrarsi con Sir Galvano che era in coda per il Santo Graal e distruggere l’avversario con una combinazione affilatissima di citazioni da Feuerbach, Nietzsche e Marcuse sull’insensatezza delle religioni.
Nel pomeriggio siamo andati a Mihatovići per un ultimo saluto e sopralluogo: abbiamo giocato con i bambini e ci siamo lasciati coprire di fiori e abbracci mentre andavamo via seguiti da un lungo corteo di piccoli amici bosniaci un po’ tristi: quello che lascia più l’amaro in bocca di questo viaggio è il pensiero di lasciarli a giorni grigi e un po’ tutti uguali senza stimoli diversi mentre noi comunque siamo tutelati dalle nostre vite, d’altra parte sappiamo che il volontariato responsabile deve accettare queste contraddizioni senza pretendere di salvare il mondo.
Sir Renzo verso sera ancora una volta venne cacciato dalla pensione dove dormiva, forse perché hanno scoperto che non si trattava di un vero pensionato o forse perché il destino doveva riservargli quest’ultimo cimento prima di trovare, l’ultima sera a Tuzla, la mistica Boza.
Così il giorno dopo siamo partiti di buon ora verso casa, dopo aver salutato tutti quanti, ma proprio quando credevamo di aver passato la frontiera di questo amato paese lo sceriffo di Nottingham e i suoi sgherri di frontiera hanno tentato un ultimo colpo di mano per catturare il Dottor Quaglia mentre passava la frontiera con Camilla, ma il prode lestamente travestitosi da filosofo riuscì a dare l’impressione di essere innocuo e ripartì in velocità.
Il viaggio per gli altri è proseguito senza intoppi e Luca e Renzo hanno avuto ben 13 ore a disposizione per discutere l’eterna lotta tra Bene e il male, i due compagni scissi su tutto, dal teatro, alla musica, alla politica, al modo di stare seduti a pranzo firmarono infine i cosiddetti accordi di Dylan, dal nome dell’icona folk rock apparsa a conciliarli.
Il cammino di questo gruppo si chiude così, con Mr Tambourine Man che risuona tra le foreste slovene indorate dal tramonto e accompagna tutti verso la frontiera italiana.
Avete visto VOLIM TUZLA 2016
Scritto e Diretto orizzontalmente da Gruppo 4
Prodotto da VOLIM TUZLA e TUZLANSKA AMICA
Sponsorizzato da: Pekara Aphrodita
Tuzlanski Pivo
Biscotti Birotti, Quelli buoni, ma rotti
E con il patrocinio di: Associazione amici della prugna
Lega bosniaca dei produttori di ganasce
Con la partecipazione di
Camilla Girotti: Santa Camilla/la filosofa/ il portiere
Alessandro Quaglia: il Dottor Quaglia Hood
Maria Giulia Sarti: La Signora Sarti
Alice Montioni: La Tigre di Tuzla/Alice in Yugosland
Elena Neri: Elena Neri/Ellie Blacks/Eggy Burek e molte altre identità
Luca Mozzachiodi: Il cronista brigatista/il sultano
Renzo Ricchi: Sir Renzo il baldo, filosofo errante/Ramis
E con (in ordine di apparizione)
Nerko
Irfanka
Irfanka sorridente (interpretata da una controfigura)
I bambini del Dom
I bambini di Mihatovići
La signora delle pulizie
La segretaria di Amica
Il “ciappinaro” di Amica
Mina
Ado
Gli amici di Ado
La polizia di Tuzla
Gli artisti di Bergamo
La signora di Bergamo
Bergamo
Gli sc… no quelli no!
Re Tvrtko
Il sindaco di Tuzla
Lo sceriffo di Nottingham
Orhan Pamuk
Walker Texas Ranger
Le femministe di Nahala
Valentina Pellizzer
Il generale Divjak
La panettiera serba
La mamma farmacista di Tuzla
I fermenti (che non ci fossero stati quelli…)
Sir Galvano
Minghetta, Kerogna, Kan e altri amici a quattro zampe
Nihad
Carmelo Bene
Bob Dylan
Per realizzare questo progetto nessun animale o filosofo randagio è stato realmente maltrattato.
Se qualche volta abbiamo riso è stato per nascondere la commozione, arrivederci a tutti all’anno prossimo!
Gruppo 4
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