Ciao tutti! Il nostro secondo giorno è stato abbastanza complicato per via dell’altissimo numero di bambini e della mancanza dei traduttori ufficiali.
I bambini, infatti, erano quasi 40, mentre Ado e Mina dovevano sostenere un esame per l’università e hanno mandato Arnela, un’altra ragazza della Casa Pappagallo, che però non parla bene italiano, e una ragazza del Dom, Jasmina, che traduceva bene ma aveva poca autorità sui bambini e non si limitava al suo incarico di traduttrice.
L’organizzazione è stata più problematica e i bambini erano più agitati del primo giorno, però il clima generale è piuttosto positivo.
ATTIVITA’
1. Accoglienza con musica e colori: è utile per farli riunire e ambientare
2. Rubabandiera nel campetto: purtroppo non capivano le regole e non ricordavano i propri numeri
3. Calcio eschimese: divisi in due gruppi, all’ombra, è rilassante ed è riuscito molto bene
4. Pausa: abbiamo portato la merenda e lasciato i bambini “liberi” su altalene e dondoli, formando piccoli gruppi seguendo i desideri dei vari bambini
5. Creazione maschere: con cartoncino e spago: l’attività è piaciuta e i bambini hanno portato a casa i propri lavori
6. Vasetti: abbiamo fatto dipingere delle bottiglie in cui i bambini hanno piantato un fagiolo nel cotone. Sono stati contenti e fieri del proprio prodotto che hanno poi portato a casa.
OSSERVAZIONI
Purtroppo, per varie ragioni, parte del materiale non è arrivato, però siamo ugualmente riusciti a organizzare attività in modo abbastanza positivo e al pomeriggio abbiamo acquistato il materiale mancante.
Molti bambini sono arrivati in grande anticipo. Anche Irfanka e gli altri di Tuzlanka hanno detto che li faranno aspettare fino all’ora ufficiale di inizio (9.30).
Il campetto esterno di cemento è dispersivo e i bambini tendono a precipitarsi sui vari giochi presenti. Purtroppo la pioggia che arriva ogni notte costringe ad usarlo perché l’erba resta bagnata. Ad ogni modo abbiamo constatato che qui può essere davvero positivo lasciare un po’ di libertà ai bambini, permettendo loro di fare quello che preferiscono e seguendoli o giocando con loro a piccoli gruppi.
Un aspetto molto positivo è che i bambini più grandi collaborano con noi nell’organizzazione e nella gestione delle attività e si sentono così molto coinvolti.
Abbiamo osservato che è necessario che durante la spiegazione dei giochi i bambini stiano in silenzio e ascoltino con calma e attenzione. I traduttori dovrebbero soltanto aiutarci a tradurre e non prendere iniziative personalmente, dal momento che dietro alle nostre attività c’è un grande preparazione ragionata.
Amica e Adottando ci hanno dato la cassa comune per le uscite nostre e dei ragazzi della Casa Pappagallo. Ce la passeremo da un gruppo all’altro ed è bene chiarire ai ragazzi che sono un fondo pensato apposta per noi e loro, per evitare che si imbarazzino ad uscire con noi.
Per ora è tutto, al prossimo aggiornamento...
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