Quest'oggi andiamo dritti al sodo, non lasciamo spazio ai superflui saluti.
Siamo rientrati da Sarajevo ieri sera, lunedì 15 agosto (per la cronaca, non abbiamo trovato il nostro Pedro). Abbiamo incontrato il generale Divjak, è stata prodotta una registrazione di circa un'ora e mezza che magari rimaneggeremo e gireremo a tutti, se può parere cosa buona e giusta.
Per quanto riguarda la mattinata di oggi, il normale svolgimento delle attività è stato alterato dall'arrivo di tre compatrioti già noti al gruppo 2. Il loro obiettivo era quello di proporre un laboratorio ai bambini all'interno del quale venissero prodotti degli aquiloni da far poi volare il pomeriggio a Mihatovici. Questo laboratorio ha occupato tutta la mattinata (dal termine dell'accoglienza fino a quando i bambini non sono ritornati alle rispettive dimore). Premettiamo che noi non avevamo mai incontrato i nostri conterranei, e che quindi non avevamo idea né di quali fossero i loro piani per la giornata né di come si costruissero i suddetti aquiloni, e quindi non abbiamo potuto aiutare i bambini in maniera particolarmente efficace: eravamo solo stati informati da un'inizialmente entusiasta Irfanka della loro venuta. Abbiamo riscontrato qualche criticità, che andiamo ad esporvi in modo alquanto sintetico. Innanzitutto la durata del laboratorio: ai bambini non è stato lasciato neanche il tempo di fare un giuoco all'aperto e quindi di scaricarsi. I pargoli erano dunque, giustamente, piuttosto agitati, e facevano fatica a seguire i vari passaggi. In aggiunta a questo, bisogna ammettere che il processo di realizzazione degli aquiloni fosse assai complesso: erano passaggi molto precisi e delicati, da fare in più persone e comprendenti l'uso di armi bianche che hanno mietuto vittime (fortunatamente non tra i minorenni). Per questo, dunque, i fanciulli si sono assai rapidamente distratti e dispersi: chi si dedicava alla creazione di collane, chi al ping pong, chi ai puzzle. I pargoli davvero interessati al laboratorio erano pochi, tra i quali noi quattro non figuravamo: abbiamo deciso di stare con i bambini che scalpitavano per giuocare con noi. Oggi pomeriggio siamo stati a Mihatovici a far volare gli aquiloni, anche se siamo tornati a casa molto presto per volontà discordanti all'interno del gruppo allargato.
Oggi alcune fanciulle dell'orfanotrofio sono partite per Banja Luka, e qualche ragazzo del quartiere per Sarajevo. Non ci è chiaro quando ritorneranno, ma speriamo di non perdere troppi elementi e di riuscire a continuare le attività in modo proficuo.
Note positive della giornata:
I nostri connazionali hanno lasciato diverse stecche lunghe di legno che potranno essere utilizzate in seguito.
La piccola Sara è ritornata tra noi, un po' abbattuta ma sempre tenace.
La scuola di Mihatovici è stata ridipinta e un canestro è stato aggiunto nel campetto.
Questa sera abbiamo festeggiato il compleanno di Nerko con una grigliata ...
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